Mi chiamo Luca Iacobucci e sono uno Psicologo ad orientamento sistemico relazionale, Operatore energetico esseno e Costellatore familiare. Dal 2008 mi occupo di sostegno e supporto psicologico. Il mio ambito di intervento spazia dalla valutazione e successivo intervento su tematiche riguardanti l’infanzia, alle dinamiche adolescenziali, fino al consulto con adulti, coppie, famiglie.
La vita non è quello che dovrebbe essere. È quello che è. Il modo in cui lo gestisci è ciò che fa la differenza. Virginia Satir
Con la specializzazione terminata in ambito sistemico relazionale offro una prospettiva a largo raggio, allargando il campo di osservazione. Nel mio approccio infatti, lo psicologo, ipotizzando l’uso di una lente di ingrandimento, non si avvicina al sintomo per inquadrarlo meglio, ma si allontana, per osservare ciò che c’è intorno.
Più che la cura di sintomi specifici, come la depressione, i disturbi d’ansia, gli sbalzi d’umore, preferisco riferirmi, in un percorso psicologico, alla ricerca dell’equilibrio e del benessere. Ritrovare la propria centratura per potere contattare meglio le proprie risorse. Prendersi cura di Sé, in tutte le sfere dell’esistenza, per ritrovare il proprio Ordine. Tutto ciò che crea uno squilibrio può essere affrontato e risolto.
Siamo più della somma delle nostre singole parti. L’approccio olistico abbraccia in pieno questo assunto. Integrare nel proprio percorso di cura e crescita tecniche alternative permette, innanzitutto, di poter utilizzare canali comunicativi alternativi, non sempre pienamente utilizzati. La visione globale della persona permette di avere sempre alla propria portata più punti di vista, che tornano utili nelle strategie di intervento e cura.
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Le sedute hanno una durata di 50 minuti circa.
Dipende dalla situazione, può durare il tempo di una consulenza (1-3 incontri), oppure può prolungarsi per un periodo più lungo. In ogni caso cercherò di descrivere a grandi linee sia la traccia sia la durata presunta del percorso. Anche la frequenza è variabile. Si passa da 1 incontro a settimana a incontri ogni 2 settimane fino ad arrivare ad incontri di revisione e controllo da effettuare a distanza di tempo l’uno dall’altro.
In un range di 1-2 incontri, descrivo le impressioni e le idee che mi sono fatto. Poi illustro al paziente le idee riguardo il percorso più utile da affrontare, che potrebbero riguardare anche la possibilità di rivolgersi ad altre figure professionali. Se riterrò di poter essere utile al paziente, articolerò insieme al paziente il miglior percorso possibile. Nella strutturazione dei tempi e della frequenza applico una discreta dose di flessibilità, che tuttavia non deve superare alcuni punti fermi, come ad esempio una frequenza troppo blanda e diluita nel tempo.
Certo, si può interrompere il percorso, tuttavia chiederò 1-2 incontri per affrontare il tema della chiusura e per tirare le somme del lavoro fin lì affrontato.
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