Francesca
Francesca
Francesca è una piacente donna di mezza età, sposata con un figlio, proveniente da un paese del centro America. Abita in Italia da molti anni e porta il tema della maternità. Vorrebbe un secondo figlio. Nonostante i tentativi e l’assenza di tematiche mediche non riesce a rimanere incinta. Mi informo solamente su questioni tecniche riguardanti la mancata gravidanza. Percepisco che il tema reale è situato da qualche altra parte. Si avverte nell’aria un sottile e costante dolore. Francesca sceglie di essere rappresentata da una persona e dopo averla scelta la inserisce nel campo al centro del cerchio. Lascio la sua rappresentante per qualche minuto da sola. È ferma, bloccata, non riesce a muoversi. Guardo Francesca osservare la sua rappresentante con attenzione, mi dice di visualizzare la madre, vivente, e la nonna materna, morta in giovane età quando la madre di Francesca aveva cinque anni. Faccio entrare nel campo la rappresentante della nonna per prima e poi quella della madre. Inizia una lenta danza tra le rappresentanti, in una malinconica melodia di dolore e colpa. Qualcosa è andato storta, non è andata come volevano. Improvvisamente la loro attenzione si concentra su di un punto all’ interno del campo, anche Francesca dalla sua sedia lo vede. C’è qualcuno lì. Le faccio scegliere una persona e la faccio posizionare da Francesca dove e come vuole. La posiziona supina davanti alla sua rappresentante, poi si risiede. La persona sdraiata si rivela serena e tranquilla. La danza intorno a noi cambia: le rappresentanti di Francesca, della madre e della nonna si avvicinano, si guardano, si abbracciano. Vanno vicino alla persona sdraiata e la vegliano con amore. La figura in terra si rivela essere Francesca da bambina. Ecco l’origine di quel sottile dolore… Tutte e tre vegliano la figura distesa che poi soddisfatta si alza ed esce dal campo; ha avuto ciò che voleva, può uscire dai radar. Si percepisce l’imminente trasformazione e Francesca provvidenzialmente mi chiede se può entrare nel campo. Finalmente può abbracciare la mamma e la nonna in un rito di riappacificazione e cura, poi le ringrazia. Loro escono dal campo con uno sguardo diverso, più sereno e calmo e lascio Francesca per qualche minuto sola al centro del campo. Francesca era troppo piena, il suo essere era occupato da vincoli che non permettevano l’accoglienza del nuovo e la spinta propulsiva in avanti. Francesca si è presa l’opportunità di pacificarsi, liberarsi e alleggerirsi per poter iniziare un nuovo viaggio e per potersi riempire di nuove esperienze, emozioni e pensieri. Il desiderio di maternità rivela il desiderio di creare e di accogliere il nuovo e il bello dentro di sé, qualunque cosa sia. Prendersi cura di sé prendendosi cura di qualcuno o qualcosa. Francesca ha l’opportunità di liberare spazio dentro di sé per poter creare qualcosa di più aderente ai suoi desideri attuali.